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Numero civico in pietra leccese lavorato a mano
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La pietra leccese si distingue per la presenza di fossili, i quali costituiscono una certificazione autentica della pietra leccese, conferendo un valore distintivo al prodotto e rendendolo unico. Tali fossili non devono essere considerati difetti o imperfezioni, bensì un elemento distintivo positivo.
La pietra leccese (in dialetto salentino leccisu) è una roccia calcarea risalente al periodo miocenico. È una formazione rocciosa tipica della regione salentina, nota soprattutto per la sua plasmabilità e facilità di lavorazione.
La pietra leccese affiora naturalmente dal terreno e si ricava dal sottosuolo in enormi caverne a cielo aperto, profonde fino a cinquanta metri e diffuse su tutto il territorio salentino, in particolare nei comuni di Lecce. Il "leccese" viene ricavato in forma di parallelepipedi di varia dimensione; l'estrazione è semplice poiché si lascia incidere con la stessa facilità del legno. Durezza e resistenza della pietra, una volta estratta, crescono con il passare del tempo, e nella consolidazione della pietra assumono una tonalità di colore ambrato simile a quella del miele.
Di colore dal bianco al giallo paglierino, la roccia si presenta compatta e di grana fine, una differenza del carparo, altra formazione affine rinvenibile nella stessa zona; è una pietra che conserva una ricca e ricca serie di resti fossili di fauna marina più che terrestre. Utilizzato sia in campo architettonico che scultoreo, la pietra leccese deve la sua particolare malleabilità alla presenza di argilla, che consente un modellamento al tornio e persino, con scalpelli, manuale. Apprezzata in campo artistico, ha raggiunto la stima internazionale grazie all'artigianato locale che nel corso dei secoli ha prodotto la complessa architettura del Barocco leccese.
La natura stessa della pietra è molto sensibile all'azione meccanica degli agenti atmosferici, all'umidità di risalita del terreno, alla stagnazione di acqua e allo smog. Per rendere il “leccese” più resistente alle intemperie, i maestri scultori dell'epoca barocca usavano trattare la roccia con il latte.
Il blocco di pietra leccese svolto spugnato o immerso interamente nel liquido; il lattosio, penetrando all'interno delle porosità, creava uno strato impermeabile che preservava la pietra fino a portarla, quasi inalterata, ai giorni nostri.
La pietra leccese è un materiale così versatile da cambiare alla nostra azienda di trasformare le proprie idee creative in realtà, come quella dell'oggettistica.